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La sua storia

Categoria: Il lungomare

Trovandosi al riparo dalle correnti del mediterraneo grazie alla punta di St-Jean-Cap-Ferrat, Eze conserva una lussoreggiante vegetazione mediterranea grazie al microclima favorevole di cui beneficia.

Le facciate rosa e ocra delle ville, sepolte nella vegetazione di distaccano dall'azzurro del mare. Aggrappandosi alle balaustre e ai portoni i glicini, le boouganville e i gelsomini debordano dalle proprietà. I  limoni e i mandarini indicano la via.

Dall'antichità ai bagni al mare 

Già nell'antichità le ricche famiglie patrizie si recavano a Eze come meta turistico-salutare, questi avvenimenti trovano riscontro nell'itinéraire d'Antonin dove Eze risulta sotto la voce d'Avisionis Portus. Più tardi, durante il rinascimento saranno i genovesi che sfrutteranno le saline di Eze per rivitalizzarsi. 

Eze Stazione Balneare

Persa nella nebbia della storia, Eze Bord de Mer rinascerà sotto forma di una stazione balneare fin dalla fine del secolo scorso. Eze attira gli escursionisti nizzardi che la eleggono come punto di ritrovo.

Eze Bord de Mer diventerà internazionale accogliendo una colonia russa desiderosa di scappare ai massacri della rivoluzione del 1917. Una delle più importanti testimonianze della loro installazione é senza alcun dubbio il Cap Estel, romantica dimora di un principe russo.

Nietzsche (vai a: visitatori illustri) soggiorno' in una delle più vecchie case del paese e trovo' l'ispirazione per la stesura di "Cosi' parlo' Zarathoustra" durante una passeggiata fino al villaggio. Il presidente Poincaré scopri' Eze durante una visita ufficiale e vi ritorno' qualche mese più tardi. Il pittore Sakarof, la principessa Antoinette (sorella del principe Rainieri di Monaco) e Bono del gruppo U2 hanno lasciato l'impronta del loro passaggio.

Ai giorni nostri

Oggi con le sue ville dalle facciate restaurate, Eze Bord de Mer ha saputo conservare lo charme della Belle Epoque. La villa "Les Platanes", ora edificio comunale, possiede un piccolo portico decorato di rose in basso rilievo e la sua via di ingresso é fiancheggiata da mandarini: ancora ricorda di quando i Nizzardi affluivano per mezzo di tram o calessi per approfittare della frescura della spiaggia.